22 dicembre 2010

Un MoVer per gli ingegneri veronesi













Lodevole iniziativa promossa dal consiglio dell'Ordine Ingegneri di Verona: la tesserina consegnata a tutti gli iscritti, utile per usufruire di sconti e convenzioni in esercizi convenzionati, dal 2011 sarà sostituita con una tessera MoVer, il biglietto elettronico per il trasporto pubblico in città e provincia di Verona.

L'impegno per una mobilità sostenibile orientata allo sviluppo del trasporto pubblico e dell'intermodalità con ferrovie e piste ciclabili (con relativi servizi di bike sharing) ci investe come tecnici per la ricerca e implementazione di soluzioni, ma soprattutto come cittadini per un cambio di abitudini e una maggior responsabilità individuale.

Invito tutti i colleghi a leggere la circolare inviata dalla segreteria (5/10 ) e aderire al progetto, magari con l'impegno di usare ni mezzi pubblici per raggiungere la sede dell'ordine di Via Leoncino per i lavori delle commissioni, seminari, corsi e convegni.

Un grazie anche alla segreteria per la grande mole di lavoro che sta svolgendo.

Riporto il testo della circolare relativa all'iniziativa:
Questo Ordine si è attivato per rinnovare la tessera di iscrizione, che fino ad ora ha avuto come unico obiettivo quello di consentire il riconoscimento dei nostri iscritti in occasione di fruizione di convenzioni stipulate dall’Ordine con Enti/Aziende/Esercizi Commerciali.
La nuova tessera coinciderà con la tessera MoVer dell’Azienda Trasporti Verona s.r.l. sulla quale verranno apposti il logo dell’Ordine, il nome e cognome dell’iscritto ed il numero di iscrizione.
Con questa nuova tessera l’Ordine intende anche lanciare un messaggio di salvaguardia dell’ambiente, promuovendo, ove possibile, l’uso dei mezzi pubblici.
La MoVer di ATV è una tessera elettronica contact-less su cui possono essere caricati gli
abbonamenti ed il “borsellino elettronico” per l’utilizzo degli autobus del servizio urbano ed extraurbano di Verona. Per gli iscritti il rilascio della tessera sarà gratuito, essendo il costo del rilascio interamente coperto dall’Ordine degli Ingegneri di Verona.
Gli iscritti che desiderassero avere la propria tessera MoVer dell’Ordine sono invitati a ritirare il modulo o a scaricarlo dal sito www.atv.verona.it (cliccare sul pulsante “MoVer Card” in fondo alla home page, poi a sinistra al link “richiesta e rinnovo tessera di abbonamento” e infine in alto sull’icona “scarica il modulo di richiesta della tessera di abbonamento”).
Il modulo deve essere compilato in ogni sua parte e sottoscritto dall’interessato, seguendo le seguenti avvertenze:
DATI ANAGRAFICI
Compilare tutti i campi e, dopo il campo email sotto a “*dati obbligatori” riportare la dicitura “ORDINE DEGLI INGEGNERI DI VERONA iscr. n. _______ “
Non allegare alcuna foto tessera: la tessera MoVer riporterà invece il logo dell’Ordine degli Ingegneri di Verona
CATEGORIE DI ABBONAMENTI
Deve essere barrata la categoria “IMPERSONALE”
TIPO DI ABBONAMENTO
L’indicazione dei percorsi scelti deve essere effettuata per creare il profilo dell’utente e permettere la possibilità di ricarica e utilizzo dei titoli sui servizi gestiti da ATV.
Per il servizio extraurbano deve essere indicato il percorso richiesto (da ____ a ___), mentre per il servizio urbano del Comune di Verona deve essere barrata la casella “ORDINARIO IMPERSONALE”
I moduli firmati e sottoscritti dovranno essere consegnati o inviati alla Segreteria dell’Ordine (via fax 045.8031634 o email ordine@ingegneri.vr.it) entro e non oltre il 28 Febbraio 2011.
La Segreteria dell’Ordine provvederà ad inoltrare i moduli ad ATV e, ricevute le tessere, a consegnarle agli iscritti. Solo al ricevimento della MoVer Card potranno essere acquistati i titoli di viaggio presso le biglietterie aziendali di ATV (Verona – Garda – Legnago – San Bonifacio ) o via internet (con pagamento tramite carta di credito).
Invitiamo i nostri iscritti ad approfondire le informazioni inerenti le potenzialità della MoVer Card, visitando il sito www.atv.verona.it e tenendo conto che il profilo cliente riservatoci è quello “impersonale” (Servizio Urbano).
A titolo indicativo per il momento possono essere acquistati i seguenti titoli di viaggio:
BORSELLINO ELETTRONICO (€ 15,00 - € 30,00 - €40,00) per la circolazione sugli autobus del servizio urbano del Comune di Verona (prossimamente esteso anche agli autobus extraurbani in servizio a Verona e Provincia).
ABBONAMENTO ORDINARIO IMPERSONALE URBANO VERONA (mensile € 36,00 - bimestrale € 68,00 – trimestrale € 100,00 – semestrale € 195,00 – annuale € 345,00)
Si ricorda che l’elenco delle convenzioni in essere per l’anno in corso è in visione nel sito dell’Ordine al link “Convenzioni”.

22 novembre 2010

Ingegneri in pista per l'Africa

Da L'Arena di Verona di Lunedì 22 Novembre 2010 CRONACA Pagina 15 


SVILUPPO. L'Aiv fornisce supporto tecnico a ong e onlus impegnate in iniziative di promozione sociale nei Paesi poveri 
Ingegneri in pista per l'Africa
Professionisti progettano gratis pozzi e impianti di irrigazione in Mozambico e Malawi «Offriamo le nostre competenze»
Progettano, gratis, pozzi e impianti per riciclare l'acqua piovana nelle terre aride dell'Africa. Tecnica, cultura e saper fare come motori dello sviluppo, tanto più nei Paesi poveri. Senza nulla togliere, ma anzi a supporto, della solidarietà che nasce dal cuore. Si muove con questo spirito l'Associazione ingegneri volontari (Aiv), nata a Verona per iniziativa di alcuni professionisti sensibili ai problemi del sud del mondo. Ma proiettati, in un'ottica concreta, a dare corpo a questa sensibilità, attraverso le conoscenze maturate negli studi universitari e nel lavoro.
L'Aiv fornisce progetti ad associazioni non governative o a onlus già operanti nei Paesi poveri nel campo sanitario-assistenziale, della formazione professionale o scolastica, come Medici senza frontiere o la Comunità di Sant'Egidio, bisognose di competenze e aiuti per costruire impianti, edifici e capannoni.
Luca Comitti, 40 anni, ingegnere, romano ma da 10 anni a Verona, è presidente dell'Aiv e opera con i colleghi-amici Massimo Carmagnani, 28 anni, vice, e Pierpaolo Rugiero, 35, tesoriere, tutti ingegneri impegnati a Verona come dipendenti di aziende. Tra i primi ad aderire e a dare un proprio apporto all'associazione anche Isacco Rigodanze, segretario, e Angelo Baldizzone.
In questo momento gli ingegneri volontari stanno operando su tre fronti, tutti in Africa. Hanno progettato un sistema di riciclaggio dell'acqua piovana e alcune vasche di raccolta per dare continuità all'approvvigionamento idrico per le coltivazioni nel Collegio Politecnico di Nacala, nella costa est del Mozambico. Un altro progetto, sempre in Mozambico, gestito dalla onlus Amigos fungos do futuro, consiste nell'attivare pozzi a energia solare, pure finalizzati ad attingere acqua per un programma agricolo. Ancora: attivare un meccanismo di captazione dell'acqua del fiume Shire, in Malawi, con l'obiettivo di utilizzarla per innaffiare le colture.
«I manufatti da noi progettati servono per portare avanti iniziative di sostegno alle popolazioni locali, come insegnare ad arare i campi, a coltivare frumento e a mettere in moto piccole economie locali», spiegano Comitti, Carmagnani e Rugiero, che dedicano le ferie a verificare l'attuazione dei loro progetti nei luoghi in cui stanno sorgendo gli impianti. «Lo spunto per costituire questa associazione mi è venuta dopo essere stato alcune volte in Africa a visitare iniziative di cooperazione», puntualizza il presidente dell'Aiv, Comitti. «Mi ero reso conto che le ong o le onlus che portano avanti attività di sostegno e cooperazione hanno bisogno di competenze tecniche e professionali, per attuare i loro progetti, e di queste competenze anche l'Africa ha necessità. Da qui la scelta di dare il nostro aiuto, preparando i progetti e seguendone l'attuazione».
I tre ingegneri, a cui se ne sono aggiunti altri, non escludono che l'Aiv — www.ingegnerivolontari.org il sito internet dell'associazione dove si spiegano obiettivi, progetti e possibilità di collaborare — si allarghi ad altri professionisti, anche in discipline di tipo non tecnico, come potrebbero essere i sociologi. In cantiere c'è poi un progetto di turismo solidale, per far visitare luoghi in cui si portano avanti iniziative di solidarietà. «Restando all'ingegneria, il nostro tipo di attività in Africa sarebbe interessante anche per uno studente o un neolaureato che volesse dedicare parte del proprio tempo a un'attività di volontariato all'estero», aggiungono i tre ingegneri.
Il presidente dell'Aiv Comitti conclude con un richiamo: «Per quanto ho visto io nella mia esperienza in Africa, c'è una grandissima dispersione di competenze e di denaro, nei progetti di cooperazione internazionale. Sono convinto che da parte dei governi dovrebbe esserci maggiore controllo sulle priorità». Nell'interesse dell'Africa. Anzi, degli africani. E di chi li aiuta, donando.

08 ottobre 2010

I tecnici progettano la riqualificazione del territorio: convegno a Valeggio


Questo weekend a Valeggio sul Mincio, provincia di Verona, ci sarà una iniziativa importante per la nostra categoria di tecnici: partendo da una proposta di progettualità (verrà bandito un concorso) per recuperare un bene architettonico e culturale quale Villa Zamboni, si approfondiranno esperienze e tecniche di recupero e tutela del nostro patrimonio architettonico grazie ai contributi di tecnici e amministratori accomunati dall'aver iniziato percorsi virtuosi a tuteta del bene comune.

Anche durante l'ultimo Congresso Nazionale degli Ordini degli Ingegneri abbiamo sentito ribadire la richiesta di ridare ai tecnici quel ruolo sociale che negli anni si è sempre più offuscato.

Inizitive come questa di Valeggio, insieme all'altra importante due giorni di Perugia organizzata dal collega ingegnere Maurizio Pallante (Progettare il Fururo), danno finalmente delle risposte concrete a tecnici, cittadini e amministratori per un presente e fututo ecocompatibile.


La parola all'architetto Paola Ferrarin, ideatrice dell'iniziativa (per info: http://www.laquartaluna.org):


Vi invio il programma dell'evento (pdf) che si terrà a Valeggio nei giorni 8-9 ottobre 2010. Questo evento sarà presentato a Verona durante una serie di manifestazioni che vedono coinvolti l'ordine degli architetti e degli ingegneri veronesi, che si svolgeranno al teatro Corallo.
VILLA ZAMBONI: si sono coinvolti sovrintendenza, ordini degli architetti di Verona e Mantova, università di Mantova e di Verona per proporre un concorso a livello nazionale che porti idee non solo per il recupero ma anche per uno studio economico che riguardi il futuro mantenimento della struttura. Il tutto considerando sia il lascito che la possibilità di fruizione della villa da parte della cittadinanza. Il comune si è impegnato a coprire gran parte dei premi, ad organizzare una mostra pubblica dei progetti più significativi ed infine a tener conto dei risultati per la prossima progettazione. Il concorso verrà presentato al teatro Smeraldo l'8 ottobre e l'ingresso è aperto a tutti ed è gratuito.
CONVEGNO: il giorno 9 ottobre ci sarà un convegno di bioedilizia pensato non solo per i professionisti, ma anche per le persone che amano il territorio. Sarà diviso in due parti:
nella prima si parlerà di autocostruzione, partecipazione, permacultura, eco villaggi, il tutto usando materiali a km 0 che non incidono sul teritorio, soprattutto la paglia e la terra. Ci sarà tra gli altri una professionista che ha vinto il primo premio Casa Clima 2003 proprio con una casa di paglia e che parteciperà ai prossimi corsi Casa Clima proprio introducendo la paglia come materiale da costruzione.

Nella seconda si affronterà il tema del territorio, con il sindaco  di Cascinetta di Lugagnano (MI) Domenico Finiguerra (urbanistica a crescita 0) e l'arch. Lelio Oriano Di Zio (restauro di S. Stefano in Abruzzo, il borgo che non è crollato durante il terremoto perchè restaurato in bioedilizia e ora consulente di Sgarbi per la ricostruzione di Salemi).

Infine ci sarà un dibattito pubblico dove parteciperanno i presidenti degli ordini e la moderazione sarà affidata a Alessia Rotta di Telearena.
Per partecipare al convegno sarà richiesto un ingresso (12 € e 7 € per gli studenti ) per coprire in parte le spese organizzative

Penso che sia un avvenimento importante per il  nostro territorio e mi auguro che ci sia una larga partecipazione di valeggiani e veronesi.


Grazie a tutti 
Paola Ferrarin

20 luglio 2010

Enterprise 2.0: oltre la collaborazione

Aumenta luso dei social network sul lavoro
Una rete tra computer in azienda: sembra il prerequisito necessartio e sufficiente per permettere la collaborazione tra più persone nelle odierne organizzazioni aziendali. E invece non basta.
L'infrastruttura tecnologica è evoluta negli anni fino a fornire posta elettronica e siti di intranet/extranet sempre più diffusi e strategici per il lavoro di tutti i giorni. Ma la sfida della collaborazione è ancora tutta da affrontare: non si tratta più solo di piattaforme tecnoloche e applicazioni abilitanti, ma di approccio culturale al tema della "condivisione".
Accettare la sfida di "lavorare insieme" veramente, in una organizzazione a rete nella quale organigramma e processi codificati. Il tutto con l'obiettivo di far crescere il capitale di organizzazione, rendendolo fruibile e vivo grazie ai contributi continui dei singoli "capitali umani".
Enterprise 2.0 disegna il contesto nel quale questo sistema di collaborazione e comunicazione si manifesta, declinando strumenti e pratiche del social networking direttamente all'interno dell'azienda, magari scoprendo che molti "cervelli" sono già pronti ad applicare l'attitudine al crowdsourcing acquisita fuori dal perimetro della DMZ.
Il 2010 sarà l'anno del cambio di paradigma anche nelle aziende italiane? La sfida è aperta.

07 giugno 2010

ICT, la decadenza e una speranza

Raccolgo e rilancio la riflessione proposta da Sebastiano Amato su Zeus News. La progressiva perdita di interesse da parte delle realtà imprenditoriali italiane e dalla pubblica amministrazione relativamente alle competenze tecniche è oramai diventata imbarazzante. E nell'ICT, se possibile, siamo ben oltre all'imbarazzo.

Ora che la crisi ha finalmente tolto ogni copertura all'assurdità della delocalizzazione industriale verso l'est Europa o addirittura l'estremo oriente, forse riusciamo a riprendere il discorso sulla necessità di valorizzare per davvero il Capitale Intellettuale, composto da Capitale Umano (la "testa" delle persone), Capitale di Organizzazione (organizzazione e qualità dei cicli produttivi di una relata' aziendale) e Capitale di Relazione (come una azienda riesce a comunicare con il mondo esterno, magari affrontando con convinzione il mondo dei social network).

Per noi ingegneri il quadro si aggrava a causa dell'oramai stucchevole discussione (ma tra chi, poi?) sulla riforma dell'ordinamento professionale italiano, sempre più distante da una realtà mondiale orientata al merito e alle competenze rispetto alla nostra sterile difesa di posizioni di rendita (vedasi la discussione sul minimi tariffari e più in generale sul "valore del timbro" per gli iscritti all'ordine, argomenti completamente senza senso per noi ingegneri del "terzo settore").

Buona lettura.

Carlo Reggiani

ICT, la decadenza e una speranza

I top manager dell'ICT esprimono preoccupazione per la crescente carenza di competenze nel mondo dei servizi informativi. Ma qual è il punto?
[ZEUS News - www.zeusnews.com - 04-06-2010]
Imprenditoria, questione di stile
Adriano Olivetti accanto ad alcuni giovani operai nella fabbrica di Ivrea verso la fine degli anni '50.

Durante la giornata di presentazione dei dati del rapporto del Rapporto ICT 2010, condotta da Assinform, vi è stato un susseguirsi di interventi di autorevoli top manager di altrettante autorevoli aziende che hanno portato alla luce un contesto di insoddisfazione complessiva per ciò che riguarda i servizi informatici nel nostro Paese.

Si coglie - afferma Massimo Messina, co-responsabile IT del Gruppo bancario BNL-Paribas - una profonda delusione di come l'offerta si propone ai clienti con scarsa competenza, poche idee brillanti e poca qualità.


Carlo Privitera, capo IT e tecnologie Luxottica, suggerisce che vorrebbe non più una generica IT per l'industria ma qualcosa definibile come Business Technology: tecnologia che genera fatturato.

26 maggio 2010

Interfacce utente analogiche: le nostre mani nel virtuale


Le interfacce tra mondo reale e mondo virtuale stanno finalmente arrivando ad abbattere la barriera della tastiera e del mouse verso gli oggetti digitali. Usare le nostre mani per toccare il mondo digitale non è più solo fantascienza: dal MIT arriva questo progetto che va nella direzione intrappresa anche da Microsoft per la nuova interfaccia gestuale 3D della XBOX (progetto Natal).

Mi sono interessato di interfacce gestuali per la mia tesi di laurea: a Berlino l'Università della Tecnica (TU) aveva realizzato il SensorGlove, un guanto dotato di sensori di movimento nello spazio e di cattura del movimento delle dita con il quale ho realizzato un prototipo di strumento musicale per la manipolazione gestuale dei suoni. Il mio lavoro purtroppo non ha avuto un seguito all'Università di Padova (DEI).

Ovviamente non possiamo dimenticare che da venerdì 28 maggio 2010 potremo mettere fisicamente le mani sul nuovo device Apple: arriva iPad, e sarà l'inizio di una nuova vera rivoluzione nel campo delle interfacce utente e nel modo di interagire con gli "oggetti digitali".

30 aprile 2010

L’Ordine degli ingegneri in visita alle rotative de L’Arena



L’Ordine degli ingegneri in visita alle rotative de L’Arena
Interessante iniziativa della Commissione Ict dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Verona. Nei giorni scorsi un numeroso gruppo di ingegneri è stato ospite dell’editrice Athesis presso lo stabilimento di stampa del nostro giornale a Caselle di Sommacampagna. Alla visita hanno partecipato oltre 40 ingegneri, con il presidente dell’Ordine Ilaria Segala in testa al folto gruppo. Gli ospiti, accompagnati dal direttore tecnico del Gruppo editoriale Athesis, Silvio Da Giau, hanno potuto vedere tutte le fasi industriali della produzione de L’Arena, oltre alla produzione de Il Sole 24 Ore. Domande eterogenee e approfondite, oltre a curiosità, hanno fatto da contorno alla visita che si è protratta per alcune ore. Alla fine l’apprezzamento è stato unanime. l.s.
Un ringraziamento al personale de L'Arena (in particolare al disponibilissimo Silvio Da Giau), al collega Stefano ing. Zuliani e a tutta la commissione ICT dell'Ordine di Verona per l'organizzazione dell'interessantissima visita.

Altre foto e video della visita sull'album online.



09 aprile 2010

CivisCamp: prove di cultura digitale applicata alla PA








Domani 10 aprile 2010 sarò a Faenza per partecipare al CivisCamp organizzato da Alessandro Morloi.

Parto da Verona con il desiderio di provare ad immaginare un rapporto nuovo tra lo Stato e i suoi cittadini attraverso pesanti iniezioni di tecnologie informatiche, ma soprattutto di cultura digitale (cittadinanza digitale, trasparenza della macchina amministrativa, strumenti di partecipazione alle scelte). Parteciperò come "cittadino attivo", interessato a come le amministrazioni pubbliche si rapportano con le mie aspettative e le mie esigenze. Ma partecipo anche come ingegnere, interessato ad approfondire tecnologie e progetti in corso.

Gli argomenti dei camp probabilmente disegneranno scenari che, osservati dalla nostra Italia, potranno sembrare fantascienza (e qui sono il "cittadinio"), utopia, mondo perfetto ma irrealizzabile.

Un mondo che oltreoceano sta invece, proprio in queste ore, camminando a passo spedito, supportata da una amministrazione Obama dirompente nel proporre e sostenere continue accelerazioni (l'ultima proprio ieri con il progetto OpenGovernment, e qui parlo da ingegnere considerato il pacchetto tecnologico messo in campo per esempio da iniziative come http://data.gov).

Ma attenzione: l'appuntamento di domani è solamente un assaggio! L'appuntamento è a Roma il 19 maggio 2010 al ForumPA per la seconda edizione del barcamp organizzato dal Gigi Cogo: InnovatoriPA 2010.

PS: potrete seguire la giornata del CivicCamp anche sul mio profilo FriendFeed.

06 aprile 2010

CoWorking: al Vega si insediano i cervelli

Da un anno sto seguendo con interesse il progetto Cowo di Massimo Carraro. Ho conosciuto Massimo lo scorso luglio a Venezia in occasione del BateoCamp organizzato proprio da Michele Vianello, all'epoca vicesindaco di Venezia.

Il coworking può essere uno strumento caccia crisi, in grado di liberare i "cervelli" dalle incombenze logistiche e dai relativi costi fissi. E' un'occasione che vale la pena di coltivare. Sembra proprio un progetto fatto apposta per noi ingegneri, così poco attratti da aspetti di gestione e più a nostro agio concentrati sugli aspetti prettamente tecnici e tecnologici dei nostri progetti. Coworking vuole anche dire condivisione di spazi con altre persone e quindi possibilità di scambio di esperienze e perchè no, di collaborazioni.

Bene ha fatto Vianello a crederci e realizzare uno spazio cowo all'interno del parco scientifico veneziano: da vicesindaco di Venezia ha lavorato per portare la fibra ottica al Vega di Marghera-Venezia e ora continua il progetto di estendere il diritto alla cittadinanza digitale anche alle idee imprenditoriali.

Domani sarò presente alla conferenza stampa.

PS: il Vega è anche sede dalla Federazione Ordini Ingegneri del Veneto (FOIV)
Il 7 aprile alle ore 12 inauguriamo lo spazio dedicato ai “lavoratori nomadi”. Scopri il Coworking al VEGA

Siete invitati tutti, il 7 aprile alle ore 12 presso l’edificio Lybra al quarto piano inauguriamo il nuovo spazio Coworking al VEGA.

L’obiettivo: attrarre al VEGA giovani talenti, cervelli, creativi e designer con pochi mezzi e tante idee, insediarli in uno spazio condiviso, a basso costo, dotato di tutti i servizi tecnologici per favorire la nascita e lo sviluppo orizzontale di innovazioni, nuove iniziative imprenditoriali, start-up e spin-off,ponendo le basi per creare gli imprenditori veneti del terzo millennio.

Partecipano alla conferenza stampa:
Luigi Rossi Luciani, presidente di VEGA
Michele Vianello, direttore generale di VEGA
Massimo Carraro, coordinatore Coworking Project by Cowo

Maggiori dettaglio e le condizioni di insediamento li trovate al sito del VEGA http://www.vegapark.ve.it/vega/acms/vega/

Atri riferimenti http://coworkingmilano.com/ http://coworkingmilano.com/caratteristiche/

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17 marzo 2010

Finalmente Ilaria

Sono iscritto dal 1997 all'Ordine Ingegneri di Verona e Provincia e da qualche anno sto partecipando ai lavori di varie commissioni provinciali e regionali; grazie all'aiuto prezioso della segreteria dell'Ordine, in questi anni inoltre abbiamo lavorato per cercare di far avvicinare questa istituzione alle esigenze degli iscritti (formazione e uso degli strumenti internet), ma soprattutto per rivendicare e far pesare il ruolo sociale della nostra professione, ruolo ben delineato nel codice deontologico che istituisce l'Ordine. In questi anni si è sentita la mancanza di un impulso forte da parte del Consiglio, più volte impacciato a prendere posizione rispetto alle sollecitazioni che arrivavano dalla commissioni, restio a rivendicare un suo ruolo nei confronti degli iscritti e della società veronese.

Ilaria Segala comincia benissimo il suo nuovo impegnativo mandato da Presidente. A Verona la politica sta compiendo delle scelte importanti per la trasformazione del nostro territorio e del tessuto urbano delle nostre città, all'interno di un quadro di emergenza ambientale conclamata e di una corrispondente carenza di infrastrutture e soluzioni di medio/lungo termine.

Nell'interesse di tutti i cittadini presenti e futuri, queste scelte vanno valutate con rigorose analisi tecniche indipendenti.

Buon lavoro, Ilaria. E buon lavoro a tutti gli ingegneri veronesi.

Carlo Reggiani

L'Arena di Verona - Mercoledì 17 Marzo 2010 CRONACA Pagina 9 (PDF pagina)

IL NUOVO CONSIGLIO. La presidente Segala, appena eletta: «Una delle nostre priorità è studiare il progetto galleria»


E gli ingegneri vogliono vederci chiaro

L’ordine degli ingegneri si è tinto di rosa. Ma questa non è l’unica novità che caratterizzerà i prossimi quattro anni di mandato. Ilaria Segala, 31 anni, primo presidente donna in 50 anni di attività, ha tracciato ieri, con una rappresentanza dei nuovi consiglieri, gli obiettivi del neoeletto consiglio dell’Ordine degli ingegneri. E le parole d’ordine sono «rinnovamento» e «partecipazione».
«Tra i nuovi e più importanti obiettivi, quello di diventare come ordine e come ingegneri protagonisti della vita della città», dice Segala. «Non vogliamo entrare nel merito del dibattito politico ma analizzare le nuove opere pubbliche, sia quelle maggiori che le minori, dal punto di vista tecnico. Come ingegneri abbiamo voce in capitolo per farlo e lo faremo», prosegue la presidente.
Appena concluse le elezioni regionali, Ilaria Segala e i consiglieri dell’ordine andranno quindi a bussare alle porte di sindaco e presidente della Provincia, dei vari assessorati e dei presidenti delle aziende municipalizzate da Agsm a Acque Veronesi. Chiederanno di prendere visione dei vari progetti in fase di approvazione e faranno proposte di consulenze e collaborazioni, come quella importante con la Protezione civile in caso d’emergenza.
Tra le opere prioritarie da analizzare, il traforo. «Una delle prime cose sarà visionare il progetto del traforo, così come è allo stato attuale», spiega Segala. Una bozza del progetto era già stato esaminato. «Si trattava più che altro di uno studio di fattibilità mentre noi vogliamo intavolare un dibattito sulla base di dati certi e degli ultimi aggiornamenti. Lo studieremo in consiglio e ne discuteremo anche sul nostro notiziario, ovviamente non con i vari comitati del sì e del no ma sempre rimanendo sul profilo tecnico».
Traforo in primis, quindi, ma non solo: in lista ci sono anche le ex cartiere, l’ospedale di Borgo Trento, la filovia e l’ampliamento di corso Milano. Inoltre, obiettivo dell’ordine è anche valorizzare le specificità interne alla professione e creare un nuovo organo formato da architetti e ingegneri, che entri in relazione con le amministrazioni per aiutarle nei bandi dei lavori pubblici.
Elezioni innovative, insomma. «Molti sono i giovani, ma la metà dei consiglieri è già al secondo mandato», spiega Segala. L’età media del consiglio non supera i 40 anni. Ma conta anche membri esperti, come il presidente uscente Marco Zocca. Oltre a Segala, sono altre due le donne fra i 15 componenti del consiglio: Silvia Bonetti e Manuela Favalli. Buona percentuale, dato che dei 2.500 iscritti all’ordine degli ingegneri di città e provincia solo 150 sono donne. Tra le nuove iniziative interne, sarà aperto uno sportello di aiuto ai professionisti, dedicato soprattutto ai giovani. Inoltre, «è nostra intenzione cambiare sede. Questa di via Leoncino è bellissima ma poco accessibile perché in centro storico, mentre noi vorremmo che fosse punto d’incontro».I.N.

19 gennaio 2010

Social Programming

Sto leggendo il post dell'amico Lawrence che introduce una definizione nuova (almeno per me): Social Programming.

Da qualche anno in azienda mi sto occupandoo di organizzazione di cicli di produzione del software, con particolare attenzione al modo con il quale si possono organizzare i team di sviluppo interni. Fin dall'inizio mi sono scontrato con la realtà "poco sociale" della mentalità propria degli informatici, che emerge proprio quando si ragione dell'organizzazione dei progetti nei sistemi di gestione della configurazione (source versioning).

L'opensource e tutta la comunità mondiale che si è sviluppata in questi anni ha aiutato a inserire anche in azienda strumenti e metodi utili a far evolvere le organizzazioni e i dipartimenti produttivi.

Social Programming va quindi ben oltre alle varie metodologie (Agile, Extreme Programming, Waterfall, etc): è un cambio di atteggiamento mentale utile a migliorare ciò che facciamo mettendo sempre di più le persone (non solo per l'aspetto tecnico, intendo) all'interno dei processi.

Una bella rivoluzione. Grazie Lawrence.