18 febbraio 2011

In Veneto stop al maxi fotovoltaico su terreni agricoli



Finalmente una buona notizia: il Consiglio Regionale del Veneto ha bloccato per tutto il 2011 le installazioni di impianti fotovoltaici superiori ai 200 kw su terreni agricoli, incentivando invece impianti su tetti o su aree già urbanizzate (per esempio aree dismesse, cave, capannoni).

Mi auguro che questo sia un primo segnale di una inversione di rotta contro gli appetiti speculativi che da troppi anni stanno mangiando pregiatissimo suolo agricolo nella nostra regione, arrivando a compromettere intere filiere di prodotti di qualità e creando grossi problemi di inquinamento per l'uso intensivo della chimica (la riduzione di suolo porta allo sfruttamento intensivo delle colture con forte utilizzo di fitofarmaci e pesticidi).

Adesso dalla politica veneta mi aspetto un altro sforzo: gli effetti prolungati della crisi economica e dei gravi dissesti idrogeologici già esistenti anche nel veronese spero evidenzino e imbarazzino i nostri amministratori  per gli enormi progetti speculativi promossi dalla politica regionale negli ultimi 15 anni. Qualche avvertimento lo stiamo avendo proprio in questi giorni con lo stop al finanziamento dal parte della società pubblica Veneto Sviluppo alla società Autodromo Spa.

Investire nell'energia rinnovabile, nel risparmio energetico e nella tutela del nostro territorio deve essere un obiettivo alto per tutto il nostro sistema economico, sociale e culturale.

Un obiettivo alto anche per noi tecnici.